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Pranayama

“La mente segue il respiro. La chiave per controllare la mente e’ il controllo del respiro” – Yogi Bhajan



Portati in un ambiente tranquillo dove puoi concentrarti indisturbatamente, siediti in una posizione comoda, tronco bene eretto e rilasciato, testa al centro, mento leggermente verso la gola.

Prendi consapevolezza del corpo, portando ad esso tutta tua attenzione, inizia a sentirlo scorrendo con la tua mente in tutte le sue parti, puoi iniziare dai piedi e salire gradualmente fino a giungere alla testa, dalle spalle scendi lungo le braccia, gli avambracci, le mani, senti il tuo corpo come un tutt’uno e quando la tua consapevolezza è aumentata e la mente si è distaccata da tutto ciò che non è il tuo corpo, inizia ad osservare il tuo respiro nel suo fluire spontaneo.

Senti l’aria che entra ed esce attraverso le tue narici, senti che l’addome, il torace, finanche le clavicole si muovono al suo ritmo, senti il massaggio che il tuo respiro procura al rachide e ai visceri, comprendi le qualità del tuo respiro, esso può essere ampio, corto, lento, profondo, calmo, irregolare, trattenuto, lungo, ansioso, leggero, ansimante, regolare, veloce, affannato, accelerato, affaticato, bloccato, difficoltoso, instabile, intenso, interrotto, libero, lieve, ritmato, sospeso, tranquillo.

Continua ad osservarlo e memorizza ciò che noti.
Continua ad osservarlo fino a che esso abbia monopolizzato la tua attenzione.
Osserva la tua mente, cerca la relazione tra essa e il tuo respiro, ti accorgerai che, con il modificarsi del respiro anche tua mente subirà dei cambianti.

Continua ad osservare il respiro fin quando noti che gradualmente migliora diventando profondo, calmo, armonioso, libero, equilibrato: questo è PRANAYAMA, è Pranayama osservare il respiro nel suo fluire spontaneo fino a che questo si migliora spontaneamente.

Nel fare questo scoprirai che la mente tende a distrarsi, quando ti accorgi che ciò accade riportala tranquillamente al respiro, senza giudicare, senza innervosirti, seppur accadesse tante volte, è semplicemente fisiologico fin quando non si diventa esperti nel tenere la mente concentrata e nel presente e ciò richiede disciplina.

Pranayama è anche quell'insieme di tecniche, ben precise, trasmesse dai maestri del passato attraverso le quali il respiro spontaneo viene modificato consapevolmente.
Attraverso queste tecniche il respiro viene sospeso, approfondito, rallentato, velocizzato, equilibrato al fine di produrre effetti specifici a livello psico fisico.

Ma Pranayama è anche e soprattutto sviluppare la capacità di veicolare il Prana, che tradotto dal sanscrito significa vita, soffio/energia/forza vitale, ayama invece significa estensione, espansione, lunghezza controllo.

Il Prana circola nel corpo attraverso le migliaia di canali energetici in esso presenti.
Il Pranayama consente di dirigere e controllare la circolazione del Prana, consentendoti di incanalarlo la dove serve, ad esempio in una parte del corpo dolente, favorendone la guarigione.


Om Shanti
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